4×4, vini a trazione naturale
Da Champagne Socialist in via Lecco 1 (zona P.ta venezia) a Milano.
Il locale è frequentato da una clientela giovane e modaiola, l’offerta dei vini è variegata come provenienza e focalizzata sui vini ‘naturali’ cioè da cantine che lavorano in regime biologico o biodinamico. Si respira la movida milanese in questa via a pochi passi dall’affollato c.so Buenos Aires. Il posto è abbastanza piccolo e i posti a sedere limitati, per fortuna abbiamo un tavolo prenotato all’esterno. A far colpo, all’interno del locale sono le bottiglie numerate sulle pareti.
Fa caldo e la sete è tanta per noi quattro amici assaggiatori, ognuno sceglie una bottiglia e così, a fine serata, saranno quattro i vuoti a rendere. Dal Trentino, Furlani naturale, “metodo interrotto”, Brut Natur Rosé, Cantina Furlani. Uve Chardonnay e Pinot Nero. Dalla Calabria, Chora bianco, cantina L’Acino. Uve Mantonico, Guarnaccia bianca, Greco bianco e Pecorello. Dalla Francia, Crémant du Jura, l’Autre, Brut, Domaine Pignier. Uva Chardonnay 100%. Dall’Umbria, Zerodibabo, rosato, Cantina Marco Merli. Uva Sangiovese 100%.
Tutti di buon livello, con sensazione ‘polposa’ in bocca tipica dei naturali, bella l’espressione del terroir calabrese nel Chora bianco. Le altre erano tutte bollicine di buon livello ma a prevalere per complessità è stato il Crémant. Interessante anche lo Zerodibabo da Sangiovese e il Furlani naturale per i sentori di piccoli frutti rossi. Ad accomunare i rosé una struttura consistente che si differenzia molto dai rosé vinificati in modo convenzionale, penso ad esempio ai pugliesi, snelli, freschi, verticali e ‘scorrevoli’. La serata è piacevolmente trascorsa tra chiacchiere e risate in questa piccola e graziosa vineria. Unico appunto sulla quantità del cibo offerto (a pagamento e non) che giudico insufficiente, ma questo è un problema di tanti locali di milano che non capirò mai. Se mi dai da mangiare è ovvio che poi mi verrà sete e acquisterò altro vino, anche fossero solo patatine dal sacchetto offrile gratis senza bisogno di chiederle. Per voi esercenti il costo è minimo e per noi clienti diventa un plus non da poco. A parte questo è invece buono il rapporto qualità/prezzo per quanto riguarda i vini. Ottima l’idea di creare una vineria di questo tipo. In conclusione, una serata naturalmente bella, grazie alla compagnia degli amici e del buon vino.
Luca Gonzato