I migliori degustatori del pianeta si ritrovano al Bicerìn di Milano
Non è vero che sono i migliori degustatori, il resto sì.
“È un posto superfigo per i vini”, così Giovanna aveva lanciato la proposta di location per una degustazione tra amici, in effetti il Bicerìn (bicchierino in milanese) è proprio così. Una “libreria di vini” ben selezionati e ordinati sugli scaffali, comodi divanetti dove ‘leggersi’ un vino in tranquillità, luci soffuse e personale premuroso, sia nel servizio che nel consigliare i vini. Siamo nel centro di Milano, in via Panfilo Castaldi 24, a due passi da Corso Buenos Aires. Il posto è ben frequentato, anche da Vip, proprio ieri sera è comparsa nel locale la bella e simpatica Victoria Cabello. I prezzi direi che sono leggermente sopra la media, dipende comunque da cosa decidi di bere, e noi non ci siamo dati limiti, forse sui taglieri mi aspettavo qualcosa in più o in meno sul costo, comunque sono dettagli, di fatto quando vado in un locale la cosa che mi importa di più è sentirmi bene, a mio agio, essere in compagnia e divertirmi, poi l’aspetto economico lo guardo alla fine mettendolo in relazione all’esperienza vissuta, del tipo ‘ne valeva la pena aver speso X per questa serata?’, Sì. Siamo in tre, a farmi compagnia ci sono Roberto e Tommaso, mentre Giovanna ci segue su WhatsApp, direttamente con il termometro in mano, ma non per darci consigli sulle temperature quanto per misurarsi la febbre che le ha imposto di rinunciare all’uscita.
Cosa possono mai degustare tre amici appassionati di vino sempre alla ricerca di qualcosa che li stupisca?, ovvio, si inizia con uno Champagne, lo Yann Alexandre Grand Reserve Brut, della Montagna di Reims, 40%Pn, 40%Ch, 20%Pn e ben 72 mesi sui lieviti. Un inizio spettacolare direi, ci lanciamo nel riconoscimento degli aromi, è bello degustare in compagnia, si riescono a cogliere impressioni che ti aiutano a capire meglio il vino e sono soddisfazioni se le impressioni che suggerisci sono riconosciute anche dagli altri. Questo Champagne ha grande carattere, bella acidità, fiori e frutti freschi, agrumi, mandarino, mela, complessità e persistenza. Un calice, due, tre, si potrebbe andare avanti tutta la serata tanto è buono. Si parla di Ais, Onav, Fisar, Alma, Aspi, tante sigle e differenti approcci, pro e contro di queste associazioni impegnate nella formazione di appassionati e professionisti. Ma noi siamo già assaggiatori, la nostra missione di oggi è andare oltre lo Champagne, torniamo in Italia, all’assaggio di un vino che al di fuori dell’ambito regionale di provenienza è poco conosciuto, l’Albana, quella di Francesconi Paolo, zona di Faenza, viticoltura biologica e macerazione sulle bucce, avvertiamo note eteree di cipria e smalto ma in bocca è più sul frutto giallo maturo con note di fieno, bel vino.
Alziamo l’asticella e passiamo a qualcosa di più corposo, il Rosso R.L. di Nino Barraco di Marsala in Sicilia, uve da vitigno autoctono Orisi, ha un forte impatto al naso, l’aggettivo giusto potrebbe essere ‘selvaggio’, profumi di cuoio, salamoia, acciughe, addirittura olive, non mancano i frutti rossi, è stranissimo, in bocca è di corpo, persistente con sapidità evidente. Saremmo anche a posto, le chiacchiere si sono ormai spostate dal vino alla situazione politica in Italia, ci propongono il Nebbiolo Gattinara di Travaglini, come fai a dire di no dopo che ti hanno messo davanti la particolare bottiglia brevettata nel formato Magnum?. È un Nebbiolo avvolgente, con tannini levigati, robusto, con tutte le componenti ben equilibrate, l’annata è di quelle top, la 2010, non serve dire altro, Travaglini fa vini indiscutibilmente buoni. Unica nota negativa della serata è che Tommaso, approfittando dei fumi alcolici che amplificavano la chiacchiera, mia e di Roberto, sì è fatto da solo un assaggio furtivo di un Ghemme Riserva de La Torretta, zitto zitto, senza commentare, ma bastava il suo sorriso per capire che si era bevuto qualcosa di buono (b.do!). Ormai la serata è al termine, domani si lavora, il Bicerìn è stato più di uno e si è passata una bella serata in questo locale di grande personalità. Ultimo impegno, rimettere mano all’agenda e programmare nuova uscita, il vino ci aspetta!
Luca Gonzato
PS sono stato nuovamente, a distanza di un anno circa, in questa enoteca e, mi spiace dirlo, ma ho trovato dei prezzi molto alti sia per il vino servito al calice che per i taglieri dal contenuto ‘minimal’.