Vino proveniente da uve di Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot e Cabernet Franc coltivate in regime biologico nella Vallagarina, su terreno calcareo-dolomitico. Vinificazione a contatto con le bucce di 15-18 giorni e maturazione prima in barrique per 18 mesi e poi in botte grande per 6 mesi ed altri 18 mesi in bottiglia.
In etichetta è riportata una mappa del 1700 in cui il fiume Adige che scorre vicino all’azienda è indicato come Fuflus a ricordare il fluttuare dell’acqua ma anche il dio etrusco del vino Fufluns.
Il vino si presenta con un colore compatto, rubino sull’unghia. Profumi di piccoli frutti neri macerati, more, mirtilli. Ricordi vegetali di sottobosco ed erbe balsamiche.
L’assaggio mostra un vino ‘vivo’, succoso nella percezione del frutto. Il tannino è evoluto, morbido nel palato. Ingresso fragrante poi si espande e si allunga lasciando una scia aromatica nel retrogusto in cui arriva tutta la complessità di questo vino. Le note balsamiche si aggiungono ad una mineralità e finezza che rendono il vino molto piacevole. Inizialmente l’ho degustato leggermente fresco, poi lasciandolo aprire mostra la bella speziatura dell’affinamento in legno, si arrotonda ed espande riempiendoti il palato di aromi che ricordano il cacao e legni esotici. Ha muscolatura e corpo, trasmette vigore e territorialità. Mi piace come tutte e quattro le varietà disegnino un profilo armonico in cui emerge il territorio e la filosofia produttiva di Filippo Scienza.
Il Fuflus di Vallarom è in sintesi l’espressione di una viticoltura antica che trova nell’equilibrio con la natura la sua sintesi. Un vino rosso che chiama le carni rosse e i formaggi di malga. Da provare.
È un Bolgheri rosso Doc prodotto nell’unico comune della denominazione, Castagneto Carducci. Le uve sono di Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah e Petit Verdot. Vengono vinificate separatamente con fermentazione e macerazione in acciaio per circa 3 settimane. L’affinamento è di circa un anno in barrique e tonneaux nuove ed usate di media tostatura. Segue l’assemblaggio e il riposo in bottiglia per minimo 6 mesi prima della commercializzazione. Non è il vino di punta di Campo alle Comete, è quello che i francesi definirebbero “second vin”.
Stupore 2017 mostra un colore dal tono scuro, rubino/granato. Consistente, disegna lenti archetti nel calice. I profumi sono intensi, di piccoli frutti rossi e neri in confettura a cui seguono note balsamiche e speziate. Vaniglia, liquirizia. L’assaggio è succoso e tannico. Di corpo e caldo nella progressione. Ha il 14% di Vol.
In ingresso è vigoroso e fresco, poi si ammorbidisce lasciando una sensazione cremosa al palato ed una lunga persistenza aromatica.
Buono nel retrogusto, si confermano gli aromi e si evidenziano le note di tostatura facendo arrivare al retronasale quella sfumatura balsamica che dona eleganza al vino.
È un vino “completo“, risponde bene a tutti i parametri. L’assemblaggio è fatto con precisione per farsi apprezzare da un’ampio pubblico. Anche il rapporto qualità/prezzo è ottimo.
Il tannino consiglia qualcosa di grasso e succulento, Carne rossa, formaggi stagionati… l’ho degustato piacevolmente con un hamburger fatto in casa.
Come ultima osservazione voglio dire che la definizione “second vin” possiamo lasciarla ai francesi, merita una considerazione superiore.
Terre Alfieri è una delle ultime iscrizioni a DOCG (2020), proveniente dalla DOC Asti. La denominazione è retta da due pilastri della viticoltura piemontese: Arneis e Nebbiolo.
La zona di produzione si estende nei comuni di Antignano, Celle Enomondo, Cisterna d’Asti, Revigliasco, San Damiano, San Martino Alfieri e Tigliole, tutti in provincia di Asti. Nella DOCG vi sono anche parte dei comuni di Castellinaldo, Govone, Magliano Alfieri e Priocca in provincia di Cuneo.
La vicinanza alle più note DOCG a base Nebbiolo fa del Terre Alfieri una interessante opportunità per scoprire un’altra espressione del Nebbiolo. I suoli della zona sono composti da sabbie, argille, calcare e limo.
Terre Alfieri Arneis: uve Arneis minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche. Terre Alfieri Nebbiolo: uve Nebbiolo minimo 85%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche.
Tre Terre Alfieri Nebbiolo in degustazione
· Monte de Stephano 2018, Vaudanogaggie · Terre Alfieri Nebbiolo 2018, Franco Giacinto · Belgardo 2017, Cascina Vengore
Negli assaggi ho riscontrato una comune caratteristica di fragranza/freschezza. Dimostrano d’essere vini godibili già nei primi anni d’affinamento. In tutti e tre ho trovato elementi di piacevolezza e personalità che si sono distinti per il tipo di affinamento. Penso che il passaggio in legno riesca a dare qualcosa in più ma debba essere ben dosato per lasciare spazio all’espressività del vitigno.
Note di degustazione:
Monte de Stephano 2018, Vaudanogaggie
Terre Alfieri Nebbiolo. Comune di Cisterna d’Asti 13,5% Vol. – 100% Nebbiolo Terreno: Sabbioso, calcareo. Esposizione/Altitudine: Est, Sud-Est da 250 a 350 m s.l.m.. Vinificazione: Fermentazione tradizionale con macerazione a cappello emerso per 7 giorni. Maturazione In tini di acciaio.
Rosso rubino-granato. Profumo fine ed elegante. Ciliegia, fragolina, violetta, sottobosco. All’assaggio si conferma nell’eleganza e negli aromi. Nel retrogusto arriva un ricordo aromatico speziato, di liquirizia e pepe bianco. Ha scorrevolezza e freschezza. Il tannino è evoluto e ben integrato. Si distende levigando il palato che via si scalda grazie al 13,5% di Vol. Nel finale torna la speziatura a lasciare un bel ricordo sulla lingua. Mi piace per l’equilibrio, una compostezza che tiene insieme tutte le componenti in un sorso fine e composto.
Terre Alfieri Nebbiolo 2018, Franco Giacinto
Terre Alfieri Nebbiolo. Comune di San Damiano d’Asti 14% Vol. – 100% Nebbiolo Esposizione/altitudine: Sud – Sud/Ovest a circa 200 m s.l.m. Vinificazione: 10-12 giorni di macerazione a contatto delle proprie bucce in botti d’acciaio, con temperatura controllata. Affinamento: 8 mesi barrique 10 mesi in bottiglia
Rosso granato scuro e intenso. Olfatto evoluto ed invitante. Ciliegie sotto spirito, vaniglia, gomma arabica. Tannino preciso, aromi gustosi di frutti rossi macerati accompagnati da calde sensazioni avvolgenti. Ha corpo strutturato, robusto. Una lunghezza che apre orizzonti gustativi. Un bel Nebbiolo, adulto e muscoloso. La persistenza è lunga. Chiama un cibo importante, magari un brasato o uno spezzatino. Mi piace per la struttura, l’evoluzione e le note di tostatura dell’affinamento in legno. Ci sento tradizione e classicità, belle sensazioni e piacevolezza.
Belgardo 2017, Cascina Vengore
Terre Alfieri Nebbiolo. Comune di Cisterna d’Asti 14% Vol. – 100% Nebbiolo Da agricoltura organica e rigenerativa. Vinificazione: Fermentazione di 10-12 giorni in vasche termocontrollate a 28°C e steccatura a cappello sommerso per 15 giorni, in contemporanea alla fermentazione malolattica. Affinamento di 16 mesi in botte di rovere di Slavonia da 2,5 hl.
Rosso granato. Naso complesso, abbastanza intenso. Frutti rossi e neri sotto spirito, viola, erbe aromatiche e spezie. Sfumatura mentolata, legni pregiati, cuoio. L’assaggio è caldo e vellutato con una sensazione polverosa al palato. Bel tannino, presente ed evoluto con grazia. Nel retrogusto torna il frutto di mora e ciliegia insieme ad una elegante balsamicità. Ha corpo e finezza. C’è equilibrio delle parti e armonia negli aromi. L’affinamento di 16 mesi in botte l’ha addomesticato senza invadere coi sentori di tostatura. È una cornice che mette in risalto le qualità del Nebbiolo. Mi piace per come si allunga, per l’armonia e la personalità. Mantiene tensione e piacevolezza. Ottimo nel complesso. In abbinamento metterei delle tagliatelle al ragù di selvaggina, o meglio, i tipici tajarin piemontesi.
Complimenti ai produttori per l’espressività dei loro vini. Come amante dei vini da Nebbiolo non posso che essere attratto dal volerne provare altri.
2022:Le DOCG attualmente iscritte sono 76. Con la DOCG Canelli, che attende l’ultima approvazione dall’Unione Europea si arriva a 77(qualcuno riporta erroneamente il dato di 78 DOCG calcolando 2 volte la DOCG Lison che coinvolge 2 regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto (l’unica interregionale).
Nella DOCG Canelli, (precedentemente menzione geografica dell’Asti DOCG), la varietà protagonista è il Moscato bianco. Le tipologie saranno:
Canelli o Canelli Moscato
Canelli Riserva o Canelli Moscato Riserva (con possibile menzione vigna)
Sempre dal piemonte la DOCG Terre Alfieri. Coinvolge diversi comuni delle province di Asti e Cuneo. Le tipologie prevedono sia un bianco che un rosso con un minimo dell’85% del vitigno corrispondente.
Terre Alfieri Arneis (anche Superiore)
Terre Alfieri Nebbiolo (anche Superiore e Riserva)
ELENCO 2022 DEI VINI ITALIANI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA DOCG
Con indicazione delle principali varietà di uva utilizzate; (N) uve a bacca nera, (B) uve a bacca bianca. Maggiori dettagli e disciplinari di produzione ai link corrispondenti.
Questa Milano grigia, nebbiosa e pandemica necessita di un vino sincero e rassicurante.
Ilico arriva in modo imponente al naso, così come il tono tenebroso e rubino agli occhi. La ciliegia sotto spirito e la speziatura di vaniglia sono netti e puliti, nel retronasale si arricchiscono di sentori di cioccolato fondente e bacche scure di more. Il tannino spinge ed invita l’accompagnamento culinario.
La nota alcolica del 13,5% di Vol. scalda il palato in una equilibrata unione con gli aromi. Ha una bella freschezza e persistenza. Le uve di Montepulciano d’Abruzzo, utilizzato in purezza, si esprimono molto bene. Del resto questa varietà offre sempre delle certezze quando cerchi corpo, frutto polposo e, (non saprei come altro dirlo), quel clima di familiarità e italianità in cui ritrovarsi.
Illuminati si trova in Abruzzo, a Controguerra (TE). Le vigne sono coltivate in collina, a 260m slm con il mare all’orizzonte e su terreno a matrice argillosa. In vinificazione si evidenzia la lunga macerazione delle uve e l’affinamento di 12 mesi in botti di rovere di Slavonia. Il tutto è incorniciato dalla sapienza di oltre un secolo di storia di questa cantina.
Buona fine d’anno.
Condividi
Cerca nel sito
ORARI DI APERTURA DELL'ENOTECA A DICEMBRE 2024
mattina
pomeriggio
Lunedì
chiuso
Martedì
10,00 - 12,30
15,00 - 20,00
Mercoledì
10,00 - 12,30
15,00 - 20,00
Giovedì
10,00 - 12,30
15,00 - 20,00 (20,00-23,00 solo su prenotazione)
Venerdì
10,00 - 12,30
15,00 - 20,00
Sabato
10,00 - 12,30
15,00 - 20,00 (20,00-23,00 solo su prenotazione)
Domenica
10,00 - 12,30
15,00 - 20,00
Dipende che Vino - Via Ruggero Bonghi 12 - Milano
VINI DOP D'ITALIA (DOCG E DOC) - POSTER 70x100 cmSCOPRI I VINI DA VITIGNI RESISTENTI "PIWI" SELEZIONATI DA DIPENDE CHE VINO
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.