Da qualche tempo non scrivevo di vino, mi mancava dedicarmi a questa passione. Diciamo che ora ricomincio, con dei “rossi”, il miglior modo per rimettermi in sesto. Nell’arco della settimana ho assaggiato questi tre vini, tutti meritano d’essere ricordati e magari diventare un buon consiglio d’acquisto per le prossime festività. Tre vini molto diversi che sanno raccontare ognuno il proprio terroir in modo unico. Visto che le feste si avvicinano ne consiglio l’acquisto, sia per il consumo personale che per un regalo.
Basadone 2020, Castello di Verduno – Verduno DOC
Le Langhe non sono solo Barolo e Barbaresco, il Verduno Pelaverga è un’altro gioiello di questo territorio.
Il “Basadone” che ho in degustazione, il cui nome localmente indica il papavero ed anche un bacio, in omaggio alla tradizione popolare che vuole questo vino afrodisiaco. È ottenuto da uve di Pelaverga piccolo, vitigno autoctono coltivato nel comune di Verduno. Un vitigno unico, mitologico, presente nelle Langhe dal 1600.
Si presenta nel calice di un bel rosso rubino luminoso con riflessi granato e profumi di piccoli frutti rossi e spezie.
È all’assaggio, nel retronasale, che mi regala gli aromi più intensi e balsamici. La speziatura di pepe e noce moscata segna l’andatura ricamando contorni eleganti al fruttato succoso di ciliegia e marasca. Il tannino è delicato, domina la freschezza e una piacevole sapidità finale.
È un vino di grande personalità e facilità di beva. Un vino che definirei da ‘cerimoniale’, al servizio della liturgia quotidiana che vuole ogni assaggiatore prendersi cura di ogni aspetto della degustazione, dal calice all’abbinamento. Ho scelto a tal proposito un risotto alla zucca la cui dolcezza e aromaticità si sposano perfettamente con questo vino la cui persistenza sfuma delicatamente dopo parecchi secondi.
Eleganza, pulizia e personalità sono le caratteristiche che meglio descrivono questo vino in cui la nota speziata gli conferisce unicità.
Il produttore è il Castello di Verduno, hanno una storia talmente lunga che ci vorrebbe un articolo dedicato solo a questo. Basti pensare che inizia nel 1500 con la costruzione del castello e nel 1838, a seguito dell’acquisto da parte di Re Carlo Alberto, il Generale enotecnico Paolo Francesco Staglieno sperimenta le prime vinificazioni del Nebbiolo con il metodo suggerito da Giulia Falletti Colbert, gettando le basi del Barolo odierno. Nel palazzo soggiornò per lunghi periodi Oddone, figlio di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide. Insomma qui è si è scritta una delle pagine più importanti dell’enologia italiana. Dagli inizi del ‘900 il Castello è di proprietà della famiglia Burlotto.
Ludi 2017, Velenosi – Offida DOCG
Il colore si nasconde sotto un manto scuro, si scopre rubino e purpureo sull’unghia. Si muove pesante lasciando uscire aromi di piccoli frutti neri macerati, note di tostatura in legno con richiami alla vaniglia e alle spezie accompagnate da ricordi di sottobosco ed erbe officinali.
L’assaggio è caloroso, vellutato nei tannini con sensazioni gliceriche e pseudo caloriche, ha il 14.5% di Vol. alcol. Sostenuto da una buona acidità si allunga esaltando aromi retronasali di frutta carnosa, ciliegie surmature, mora, liquirizia… Rimane a lungo con i suoi aromi e lo fa in modo elegante ed equilibrato.
La sensazione di ‘pienezza’ caratterizza questo vino di grande corpo. Esprime calma, voglia di fermarsi e godere con tutti i sensi di questo vino. Una volta assaggiato ci si può dimenticare di tutto il resto, a parte una buona compagnia e un abbinamento culinario adeguato, suggerisco gli arrosticini.
Il Ludi è composto da un uvaggio di Montepulciano 85%, Cabernet Sauvignon 8% e Merlot 7%. I vigneti marchigiani sono situati nei Comuni di Offida e Castel di Lama tra i 200 e i 250 m/slm su terreni argilloso-calcarei. Nella vinificazione viene fatta una macerazione di circa un mese e un affinamento di 18/24 mesi in barrique nuove.
La cantina Velenosi si trova ad Ascoli Piceno, è uno dei produttori di riferimento della regione Marche. Più volte ho assaggiato i loro vini ed anche questa volta ho ritrovato la consueta alta qualità.
Aggiungo un solo dettaglio finale, post assaggio, dopo aver scoperto l’uvaggio: penso che quella piccola percentuale di Cabernet faccia la differenza e gli doni quei toni tipici della varietà che insieme al bel fruttato e al corpo dato dal Montepulciano e dal Merlot rendono speciale e completo questo vino.
Neromagno 2018, Emilio Sciacca – Etna Rosso DOC
I toni di rosso rubino e granato splendono in questo Etna Rosso, limpido e molto consistente alla rotazione, ricama begli archetti sulle pareti del calice.
I profumi mi trasportano nella macchia mediterranea con sentori di bacche ed erbe aromatiche, piccoli frutti rossi macerati, sotto spirito, e qualcosa che ricorda il mare, il salmastro. Decisamente un bouquet interessante. All’assaggio esplode tra le guance un bel frutto rosso succoso accompagnato da note di tostatura in legno, immagino siano barrique. È un susseguirsi di sensazioni tattili, all’inizio quasi sabbioso come a ricordarmi il terreno, poi calde e avvolgenti di un volume alcol del 14%. Si sente la montagna, il vulcano, con le note saline e un ricordo sulfureo. I tannini sono ben integrati e si fanno percepire nella richiesta di qualcosa di succulento. In questo vino si può tranquillamente parlare di mineralità in quanto si somma la sapidità a ricordi sulfurei e ferrosi. Fresco e dinamico nel sorso si apre in tante direzioni facendosi apprezzare per equilibrio e complessità.
Il Neromagno fermenta con lieviti indigeni ed affina per il 70% in tini d’acciaio e il 30% in botti grandi di rovere (ops pensavo alle barrique) di secondo o terzo passaggio per 18 mesi, poi alcuni mesi in bottiglia. Non filtrato. In effetti l’apporto del legno è solo un dettaglio, un minimo contributo che però gli smussa gli angoli e dimostra una ricerca di armonia.
Le vigne di Emilio Sciacca si trovano sul versante nord dell’Etna, coltivate in regime biologico su terreni di matrice vulcanica e sabbiosa. Nerello Mascalese 95% e Nerello Cappuccio 5% sono le varietà in uvaggio di questo Neromagno.
Mi piace perchè riesce a mantenere un carattere sincero, naturale, e presentarsi allo stesso tempo in modo preciso e curato. Vorrei immediatamente un panino con la salamella, tutto sarebbe perfetto.
Prendi un cestino e mettici dentro la confettura di ciliegie, le spezie di vaniglia e cacao, passa dal bosco e raccogli qualche muschio, poi sali in collina e accendi Spotify con Sananda Maitreya. Non sai chi è?, ricordi il brano Rain di Terence Trent d’Arby?, è la stessa persona solo che dal 2001 ha cambiato nome. Vive da anni a Milano, quest’anno è uscito un suo doppio album (Pandora’s PlayHouse) che è perfetto per accompagnare le note gustative del Gotico Ciù Ciù e la domenica.
No, non sono in collina, dalla terrazza vedo i palazzi dello Stadera, che se fossero colline vorrei fossero quelle di Offida. Ma mancherebbe il mare e l’Idroscalo è solo un lago artificiale, pista per idrovolanti. L’unico vero legame di questo vino sembra essere il colore rosso che a Milano significa stare a casa per il rischio contagi.
Il rosso Gotico è decisamente meglio, per il 70% di Montepulciano e il 30% di Sangiovese. Due varietà che insieme parlano dell’Italia, di macchia mediterranea e di vini naturali.
Nel Gotico di Ciù Ciù si apprezza la succosità e l’armonia associata ad un corpo robusto e caldo del 14% di volume alcolico. Dettagli che potrebbero essere sintetizzati in due aggettivi, espressivo ed emozionale. I tannini sono setosi e la persistenza è abbastanza lunga da farti immaginare una vacanza nel Piceno.
Province di Ancona e Macerata Provincia di Ancona, comuni di: Staffolo, Serra San Quirico, Montecarotto, Cupramontana, Castelplanio, Barbara, San Paolo di Jesi, Maiolati Spontini, Serra dè Conti, Corinaldo, Poggio San Marcello, Rosora, Arcevia, Monte Roberto, Mergo. Provincia di Macerata, comuni di: Apiro e Cingoli.
tipologie Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico
menzioni geografiche Acqualta; Bachero; Castellaretta; Cavalline; Cesolano; Coroncino; Maestro di Staffolo; S. Caterina; S. Francesco; Salmagina; Vigna Vescovi: Comune di Staffolo (AN). Ammorto; Castellaro; Certine; Fontegeloni; Palombare; Sasso: Comune di Serra San Quirico (AN). Bacucco; Busche; Fonte Cisterna; Piandole; S. Lorenzo; Villa Bucci: Comune di Montecarotto (AN). Badia Colli; Brecciole; Carpaneto; Cese; Eremiti; Fonte della Carta; Frati Bianchi / Eremo dei Frati Bianchi; Manciano; Monte Follonica; Paganello Malcupa; Palazzi; Pian del Colle; Piana; Pietrone; Poggio / Cupro; Posserra; Ripa; Romita; Salerna; S. Bartolomeo; S. Giovanni; S. Marco di sopra; S. Marco di sotto; S. Michele; Spescia: Comune di Cupramontana (AN). Colmubino: Comuni di Cupramontana e Maiolati Spontini (AN). Balciana; Coste del Molino; Tralivio: Comune di Poggio San Marcello (AN). Carrozze; Novali; Piagge; Stacciano: Comune di Castelplanio (AN). Casa Bucci: Comune di Barbara (AN). Cerrete; S. Maria d’Arco; San Nicolò; Scappia; Torre; Torrente Cesola: Comune di San Paolo di Jesi (AN). Chiesa del Puzzo; Fosso del Lupo; Le Moie; Massaccio; Monte Schiavo; San Sisto; Scisciano; Taiano: Comune di Maiolati Spontini (AN). Colle Leva; Farneto; Monte Fiore; S. Fortunato; S. Paterniano; S. Sebastiano: Comune di Serra dé Conti (AN). Corinaldese; Valcinage: Comune di Corinaldo (AN). Fondiglie; Pratelli di Rosora: Comune di Rosora (AN). Loretello; Magnadorsa; Piticchio: Comune di Arcevia (AN). Madonna della Neve: Comune di Monte Roberto (AN). Ravalle: Comune di Mergo (AN). Acquarelle; Cardinali; Casalini; Cerretine; Colle; Favete; Fornace; Montalvello; Moricozzi; San Francesco: Comune di Apiro (MC). Colognola: Comune di Cingoli (MC).
uvaggio Verdicchio minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%.
Province di Ascoli Piceno e Fermo Provincia di Ascoli Piceno, comuni di: Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Casteldilama, Castorano, Castignano, Cossignano, Montefiore dell’Aso, Offida, Ripatransone, parte di Ascoli Piceno, Colli del Tronto, Carassai, Cupramarittima, Grottammare, Montalto Marche, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montedinove, Monteprandone, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli. Provincia di fermo, comuni di: Campofilone, Pedaso, Petritoli.
Province di Macerata e Ancona Provincia di Macerata, comuni di: Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco. Provincia di Ancona, comuni di: Cerreto D’Esi e Fabriano.
tipologie Verdicchio di Matelica Riserva
menzioni geografiche Cambrugiano; Colferraio; La Valle; La Monacesca; Mistriano; Sainale; Santa Teresola; Valbona; Vinano: Comune di Matelica (MC). Del Cerro; Fogliano; San Leopardo: Comune di Cerreto d’Esi (AN). Collamato: Comune di Fabriano (AN).
uvaggio Verdicchio minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%.
Provincia di Pesaro-Urbino Comuni di: Fano, Cartoceto, Saltara, Serrungarina, Montefelcino, Isola del Piano, Fossombrone, S. Ippolito, Montemaggiore, S. Giorgio, Piagge, S. Costanzo, Orciano, Barchi, Fratterosa, l’isola amministrativa del comune di Mondavio denominata Cavallara, compresa tra i territori comunali di Serrungarina, Montemaggiore, Piagge, S. Giorgio e Orciano, e parte di Urbino e di Fermignano.
tipologie Bianchello del Metauro (anche superiore, spumante e passito)
Province di Macerata e Ancona Provincia di Macerata, comuni di: Civitanova Marche, Macerata, Recanati, Tolentino, Potenza Picena, Corridonia, San Severino Marche, Porto Recanati, Cingoli, Morrovalle, Matelica, Treia, Monte San Giusto, Montecosaro, Montecassiano, Camerino, Pollenza, Mogliano, Castelraimondo, Appignano, Montelupone, Montefano, San Ginesio, Sarnano, Urbisaglia, Loro Piceno, Apiro, Petriolo, Esanatoglia, Belforte del Chienti, Caldarola, Pieve Torina, Sant’Angelo in Pontano, Fiuminata, Colmurano, Pioraco, Visso, Penna San Giovanni, Serravalle di Chienti, Serrapetrona, Muccia, Ripe San Ginesio, Pievebovigliana, Gualdo, Monte San Martino, Gagliole, Fiastra, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Ussita, Sefro, Castelsantangelo sul Nera, Poggio San Vicino, Fiordimonte, Bolognola, Monte Cavallo, Acquacanina. Provincia di Ancona, comune di: Loreto.
tipologie Colli Maceratesi bianco (anche passito e spumante) Colli Maceratesi Ribona (anche passito e spumante) Colli Maceratesi rosso (anche novello e riserva) Colli Maceratesi Sangiovese
uvaggio Colli Maceratesi bianco: Maceratino (Ribona) minimo 70%; Incrocio Bruni 54, Pecorino, Trebbiano toscano, Verdicchio, Chardonnay, Sauvignon, Malvasia bianca lunga, Grechetto per la sola provincia di Macerata, da soli o congiuntamente, massimo 30%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%. Colli Maceratesi Ribona: Maceratino (Ribona) minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15% Colli Maceratesi rosso: Sangiovese minimo 50%; Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Lacrima, Merlot, Montepulciano, Vernaccia nera, massimo 50%; possono concorre uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%. Colli Maceratesi Sangiovese: Sangiovese minimo 85%; possono concorre uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%.
Provincia di Pesaro-Urbino Comuni di: Barchi, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fossombrone, Fratte Rosa, Gabicce Mare, Gradara, Isola del Piano, Montebaroccio, Mondavio, Mondolfo, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Monteporzio, Orciano di Pesaro, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, Saltara, San Costanzo, San Giorgio, San Lorenzo in Campo, Sant’Angelo in Lizzola, Sant’Ippolito, Serrungarina e Tavullia, parte di Tavoleto, Auditore, Sassocorvaro, Urbino, Fermignano e Cagli.
Province di Ancona e Macerata Provincia di Ancona, comuni di: Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra de’ Conti, Serra San Quirico, Sirolo, Staffolo, Trecastelli. Provincia di Macerata, comuni di: Apiro, Cingoli, Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco.
Province di Ascoli Piceno e Fermo Provincia di Ascoli Piceno, comuni di: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza , Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Venarotta. Provincia di Fermo, comuni di: Altidona, Amandola, Belmonte Piceno, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Santa Vittoria in Matenano, Sant’Elpidio a Mare, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.
tipologie Falerio Falerio Pecorino
uvaggio Falerio: Trebbiano toscano 20%-50%; Passerina 10%-30%; Pecorino 10%-30%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 20%. Falerio Pecorino: Pecorino minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%.
Provincia di Macerata Comune di: San Severino Marche.
tipologie I Terreni di Sanseverino rosso (anche superiore e passito) I Terreni di Sanseverino moro
uvaggio I Terreni di Sanseverino rosso: Vernaccia nera minimo 50% ; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 50%. I Terreni di Sanseverino moro: Montepulciano minimo 60%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 40%.
Province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Ancona Tutti i comuni nell’area compresa tra il fiume Metauro a nord, il fiume Tronto a sud e l’inizio della catena appenninica a ovest.
Provincia di Macerata Comuni di: San Ginesio, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Ripe San Ginesio, Gualdo, Colmurano, Sant’Angelo in Pontano, Loro Piceno.
tipologie San Ginesio rosso San Ginesio spumante (secco o dolce)
uvaggio San Ginesio rosso: Sangiovese minimo 50%; Vernaccia Nera, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Ciliegiolo, da soli o congiuntamente, minimo 35%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%. San Ginesio spumante: Vernaccia nera minimo 85%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%.
Province di Ascoli Piceno e Fermo Provincia di Ascoli Piceno, comuni di: Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Casteldilama, Castorano, Castignano, Cossignano, Montefiore dell’Aso, Offida, Ripatransone, parte di Ascoli Piceno, Colli del Tronto, Carassai, Cupramarittima, Grottammare, Montalto Marche, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montedinove, Monteprandone, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli. Provincia di fermo, comuni di: Campofilone, Pedaso, Petritoli.
tipologie Terre di Offida Passerina passito Terre di Offida Passerina Vin Santo Terre di Offida Passerina spumante
uvaggio Passerina minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%.
Province di Ancona e Macerata Provincia di Ancona, comuni di: Staffolo, Serra San Quirico, Montecarotto, Cupramontana, Castelplanio, Barbara, San Paolo di Jesi, Maiolati Spontini, Serra dè Conti, Corinaldo, Poggio San Marcello, Rosora, Arcevia, Monte Roberto, Mergo. Provincia di Macerata, comuni di: Apiro e Cingoli.
tipologie Verdicchio dei Castelli di Jesi (anche riserva, spumante, passito) Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico (anche superiore)
menzioni geografiche Acqualta; Bachero; Castellaretta; Cavalline; Cesolano; Coroncino; Maestro di Staffolo; S. Caterina; S. Francesco; Salmagina; Vigna Vescovi: Comune di Staffolo (AN). Ammorto; Castellaro; Certine; Fontegeloni; Palombare; Sasso: Comune di Serra San Quirico (AN). Bacucco; Busche; Fonte Cisterna; Piandole; S. Lorenzo; Villa Bucci: Comune di Montecarotto (AN). Badia Colli; Brecciole; Carpaneto; Cese; Eremiti; Fonte della Carta; Frati Bianchi / Eremo dei Frati Bianchi; Manciano; Monte Follonica; Paganello Malcupa; Palazzi; Pian del Colle; Piana; Pietrone; Poggio / Cupro; Posserra; Ripa; Romita; Salerna; S. Bartolomeo; S. Giovanni; S. Marco di sopra; S. Marco di sotto; S. Michele; Spescia: Comune di Cupramontana (AN). Colmubino: Comuni di Cupramontana e Maiolati Spontini (AN). Balciana; Coste del Molino; Tralivio: Comune di Poggio San Marcello (AN). Carrozze; Novali; Piagge; Stacciano: Comune di Castelplanio (AN). Casa Bucci: Comune di Barbara (AN). Cerrete; S. Maria d’Arco; San Nicolò; Scappia; Torre; Torrente Cesola: Comune di San Paolo di Jesi (AN). Chiesa del Puzzo; Fosso del Lupo; Le Moie; Massaccio; Monte Schiavo; San Sisto; Scisciano; Taiano: Comune di Maiolati Spontini (AN). Colle Leva; Farneto; Monte Fiore; S. Fortunato; S. Paterniano; S. Sebastiano: Comune di Serra dé Conti (AN). Corinaldese; Valcinage: Comune di Corinaldo (AN). Fondiglie; Pratelli di Rosora: Comune di Rosora (AN). Loretello; Magnadorsa; Piticchio: Comune di Arcevia (AN). Madonna della Neve: Comune di Monte Roberto (AN). Ravalle: Comune di Mergo (AN). Acquarelle; Cardinali; Casalini; Cerretine; Colle; Favete; Fornace; Montalvello; Moricozzi; San Francesco: Comune di Apiro (MC). Colognola: Comune di Cingoli (MC).
uvaggio Verdicchio minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%.
Province di Macerata e Ancona Provincia di Macerata, comuni di: Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco. Provincia di Ancona, comuni di: Cerreto D’Esi e Fabriano.
tipologie Verdicchio di Matelica (anche spumante e passito)
menzioni geografiche Cambrugiano; Colferraio; La Valle; La Monacesca; Mistriano; Sainale; Santa Teresola; Valbona; Vinano: Comune di Matelica (MC). Del Cerro; Fogliano; San Leopardo: Comune di Cerreto d’Esi (AN). Collamato: Comune di Fabriano (AN).
uvaggio Verdicchio minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%.
Fonti: Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali); Enti regionali; Consorzi produttori. Dati estrapolati dai disciplinari di produzione, aggiornati sulla base delle informazioni reperite, uniformati nell’esposizione e organizzati da Dipende che Vino.
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