Leclisse, metodo Paltrinieri
Un piccolo capolavoro d’arte enologica.
Si può notare la finezza che ricorda la tempera ad olio su tela. I toni caldi del rosa antico che sfumano in un’orizzonte ramato. In primo piano, spiccano i piccoli frutti rossi, le fragoline, il ribes rosso, una ciliegia ancora acerba, croccante. Appoggiano su una lastra di pietra bagnata dall’acqua marina, sapida. Scorre sullo sfondo, in ruscelli, nella salivazione indotta dalla fresca acidità. Un contorno luminoso e caldo sbuca dietro un’acino scuro. È Leclisse di Paltrinieri, una bellissima espressione del Lambrusco di Sorbara.
A parte la diversa lettura di ciò che ho appena assaggiato, voglio dire che questo vino, oltre ad essermi piaciuto parecchio, ha contribuito ad abbattere certi miei pregiudizi sui vini frizzanti e sul Lambrusco. In questo caso è sì un vino frizzante, ma se non ve lo dicesse nessuno, potreste facilmente confonderlo con uno spumante rosé, magari francese. C’è Lambrusco e Lambrusco, questo è di Sorbara ed è una sua caratteristica la finezza. Consiglio di provarlo perchè è un vino in grado di stupire per la sua piacevolezza e perchè ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Felice d’aver inaugurato le festività con Leclisse di Paltrinieri.
Luca Gonzato